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28/01/2020

Natura e ambiente nel patto educativo: la bellezza fa l’uomo buono

La Pontificia Università Antonianum, in collaborazione con la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum, ha organizzato, dal 14 al 16 gennaio 2020,  l’evento accademico "Natura e ambiente nel patto educativo: la bellezza fa l’uomo buono", in seno all’iniziativa "Ricostruire il patto educativo globale", promossa dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Qual è il rapporto tra ambiente ed educazione? È questo l’interrogativo su cui la comunità accademica dell’Ateneo francescano ha inteso riflettere in vista dell’evento mondiale promosso da papa Francesco per il 14 maggio 2020 allo scopo di «ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione».

D’altra parte, come ha ben posto in luce il prof. Giuseppe Buffon, Decano della Facoltà di Teologia dell’Università dei Frati Minori, «la crisi ambientale previene quella educativa: è stata proprio la crisi ambientale a portare sulla ribalta la crisi educativa», con particolare riguardo all’incapacità e inefficacia operativa di quest’ultima; e questa consapevolezza, già all’indomani della pubblicazione della lettera enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, ha mosso la comunità accademica al varo di importanti iniziative sul piano sia della ricerca sia della formazione, dal progetto "Verso una rete internazionale per l’ecologia integrale" al "Percorso professionale in ecologia integrale", dai corsi di alta formazione "Ecologia integrale: aspetti antropologici e teologici ed Ecologia integrale: aspetti filosofici, giuridici, manageriali" fino all’iniziativa, appunto, del 14-16 gennaio 2020.

La tre giorni è significativamente culminata, giovedì 16 gennaio 2020, nella Festa dell’Università e del Gran Cancelliere, con la partecipazione di un nutrito gruppo di relatori, in rappresentanza dei molteplici comparti della società civile, alla luce del modello di governance suggerito dalla già citata Laudato si’: istituzioni europee – il presidente del Parlamento Europeo David Maria Sassoli ha fatto giungere un videomessaggio proiettato all’apertura della giornata; istituzioni nazionali con mandato alla promozione dei piani di sostenibilità – Sergio Talamo, dirigente di Formez PA, Centro Servizi, Assistenza, Studi e Formazione per l’Ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni; forze armate, costantemente impegnate nelle operazioni internazionali di peacekeeping - Sebastiano Lapiscopia, Societé Internationale de Droit Militaire et de la Guerre; enti e organismi di ricerca, dediti allo studio dei cambiamenti climatici – Jean-Pascal van Ypersele, IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change; movimenti ecologisti - Gianfranco Bologna, WWF Italia; e i leader sociali che nelle regioni dell’Amazzonia – Laura Vicuña Pereira Manso –, Congo – Ferdinand Muhigirwa –, Indonesia e Filippine – Martinus Wilibrodus Kowe – propugnano la difesa e la custodia dei tre grandi bacini idrici indispensabili per il futuro della nostra casa comune.

A questi si sono aggiunti i rappresentanti del mondo dell’impresa – Stefano Cuzzilla, Federmanager, Amedeo Manzo, Banca di Credito Cooperativo di Napoli, e Cinzia Rossi, Siamo Impresa PMI, FENAPI Group, Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori – e della diplomazia – Carlos Ávila Molina, Ambasciatore di Honduras presso la Santa Sede –, che hanno lasciato la propria testimonianza con interventi in video.

Infine, dopo le parole del card. Cláudio Hummes, Prefetto Emerito della Congregazione per il Clero e Arcivescovo Emerito di San Paolo in Brasile, a conclusione dell’iniziativa è intervenuto mons. Angelo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che si è tra le altre cose rallegrato per l’ottima riuscita dell’evento.