Global Compact on Education - Home
05/02/2020

La Maison de Paix

Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. È il 2010. Mons. Vincenzo Zani, allora sotto-segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica è in viaggio attraverso il paese. «Una sera, vengo invitato a cena da un parlamentare» racconta «e scopro che, ospiti con me c’erano venticinque bambini. Quell’uomo, insieme alla moglie, ogni settimana, lavavano, nutrivano e vestivano venticinque bimbi provenienti dalla strada». Nella capitale congolese, sono circa 50.000 i bambini in stato di abbandono che vivono di piccoli espedienti e micro criminalità. «Mentre ero con loro, un bambino mi viene vicino e mi dice: perché non fate qualcosa per noi? Perché non ci date l’istruzione, un mestiere, perché possiamo lasciare la strada?».

Quella domanda, quel volto, quella richiesta, risuona alle orecchie del vescovo come una chiamata. È così che nasce il sogno di promuovere, proprio in quel paese, un progetto di sviluppo attraverso l’educazione: la “Maison de Paix”, la casa della pace, ovvero un centro polifunzionale e di promozione umana che dovrà sorgere nella città di Kikwit, nella parte sudoccidentale del Paese e che, solo una decina di anni prima, era stata fortemente provata da un’epidemia del virus Ebola.

Nel progetto vengono coinvolte l’Associazione italiana S.F.E.R.A. (Sviluppo Fraternità Educazione Responsabilità Accoglienza) Onlus, l’Istituto delle Suore Francescane Angeline e l’Association pour l’Économie de communion, espressione congolese del Movimento dei Focolari. Insieme costituiscono l’Associazione Maison de Paix, incaricata della gestione del Centro. Ad affiancarli, una rete di soggetti pubblici e privati che hanno preso in carico diversi aspetti del Centro. Tra questi, la Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis e tre università: l’Université Catholique du Congo (Kinshasa), la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA, Roma) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano). Il progetto è stato approvato dalla Diocesi di Kikwit e dalla locale Nunziatura ed ha il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana.

Dall’ascolto dei volontari già presenti in zona sono stati definiti tre ambiti di intervento: l’assistenza sanitaria, la formazione e la promozione umana. E poi, la progettazione fisica del centro: un salone polifunzionale, un centro di formazione femminile, la scuola dell’infanzia, l’ambulatorio con le degenze, aree per l’accoglienza e l’ospitalità, la Casa per le Suore e la Cappella, i laboratori, i depositi, la foresteria, il centro per la formazione maschile e i depositi agricoli.

Ad oggi, i lavori sono stati completati per circa un terzo. Gli operatori locali si sono trasferiti e sono state avviate la scuola materna ed elementare. L’attività agricola ha cominciato a dare i primi raccolti.

Il 27 aprile 2019 si è tenuta l’inaugurazione ufficiale. 



A Kikwit, cittadina nella Repubblica Democratica del Congo, l’Associazione Maison de Paix sta accompagnando lo sviluppo di un nuovo modello educativo e di promozione umana basato sull’educazione integrale, che coinvolge alunni, studenti, genitori e formatori, e sta avviando una nuova generazione alla cittadinanza e alla responsabilità sociale.